Il 2015 si chiude con più rosee prospettive per il mercato immobiliare italiano. Il 2015 ha visto le compravendite in ripresa del 6,5% rispetto al 2014 Il ritorno della fiducia tra gli italiani, la voglia di acquistare casa ma, soprattutto, la ripresa dell’erogazione del credito ed il basso livello dei tassi di interesse stanno contribuendo a indirizzare il mercato della casa verso l’uscita dalla crisi più lunga che abbia mai vissuto. Un ruolo cruciale per il raggiungimento della stabilizzazione dei valori sarà data dalla corretta valutazione degli immobili che sta consentendo e consentirà in futuro di far incrociare più facilmente domanda ed offerta. Nel secondo semestre 2015 i prezzi medi mostrano una variazione positiva: un evento che non accadeva da ben 11 semestri. Per quanto riguarda i primi cresce sia il valore medio minimo (+0,4%), ma di più quello medio massimo (+1,8%). “Si conferma ancora una volta che è la nicchia più alta del mercato che si muove per prima è Milano ci sono possibilità di fare ottimi investimenti. E infatti nel semestre anche la componente di acquisti stranieri è cresciuta.”

Per quanto riguarda invece i prezzi effettivi di vendita la variazione annuale è del +1,3.

I tempi medi di vendita crescono ancora a quasi 33 mesi (32,6) superando per la prima volta il dato medio di anzianità dell’offerta che invece cresce in maniera frazionale (30,9 dal 30,3 precedente). Interessante però notare che il 16% degli incarichi hanno trovato un acquirente nei sei mesi di validità. Il prossimo semestre potrebbe essere quello di inversione della curva dei tempi, così come è già avvenuto per i prezzi. Lo fa supporre il minimo incremento del tempo medio di giacenza che non cresceva frazionalmente dal II semestre 2011. E’ chiaro però che non tutta l’offerta disponibile diventerà appetibile. Gli acquirenti dovranno affrontare la complessità di distinguere, tra ciò che è da lungo tempo sul mercato, tra il prodotto meritevole e quello che invece resterà ancora invenduto. Considerando che la maggior parte dell’offerta è costituita da case da ristrutturare, tale capacità di distinzione non è agevole e questo aspetto cruciale amplifica il valore di essere assistiti da professionisti qualificati.

Oltre 9 mln di euro che confermano come la ripresa è stata avviata dalla fascia più alta della domanda. Il valore complessivo delle 3 transazioni più importanti è di 16,4 milioni di euro, commenta che sommato agli oltre 17 milioni del semestre precedente, è il valore più alto mai registrato dal 2008. Un valore guidato in parte anche da investitori stranieri, a dimostrazione che nel mercato immobiliare italiano esiste una domanda potenziale estera in gran parte da cogliere. Per farlo serve da un lato un prodotto immobiliare di standard internazionale, dall’altro investimenti in marketing mirati da parte degli operatori nazionali.