I volumi globali delle transazioni immobiliari nel primo trimestre di quest’anno sono calati in linea con un sentiment di mercato più debole. Tuttavia, aree di crescita sono state registrate in alcune regioni con l’aspettativa che l’attività nel 2016 rimanga sostanzialmente in linea con il 2015. I volumi EMEA sono calati del 20% anno-su-anno, ma è stata registrata una crescita nei paesi Nordici, nel Benelux e nell’area CEE.
L’elevato livello di volatilità e avversione al rischio che abbiamo registrato nelle prime quattro o cinque settimane del 2016, sommati al fatto che il primo è sempre stato il trimestre più tranquillo dell’anno, hanno fatto apparire i risultati per il Q1 2016 abbastanza deboli. Tuttavia,  la ripresa è stata particolarmente veloce, i mercati azionari sono tornati ai livelli di inizio gennaio e gli spread di credito si sono nuovamente ridotti. Il capitale non utilizzato è probabile che venga investito nel corso dell’anno,  facendoci ritenere che nel 2016 l’attività sarà sostanzialmente in linea con il 2015, quindi arrivando a circa US$ 700 miliardi (€ 615 miliardi).

Highlights regionali
Gli Stati Uniti hanno mostrato il declino più ampio a livello regionale, con un calo del 16%, ma il mercato canadese si è mosso leggermente in controtendenza con un calo più moderato del 3%. I mercati dell’America Latina hanno sofferto di più, con cali del 81% in Brasile e 57% in Messico.

EMEA: flessioni in UK ma miglioramenti nei paesi Nordici
I cali più marcati sono stati registrati in Francia e nel Regno Unito, con flessioni del 30% e del 37% rispettivamente. La Germania ha mostrato una performance leggermente migliore con un calo del 7%, mentre ci sono stati aumenti nei paesi Nordici, Benelux e CEE.

Asia Pacifico: aumenti in Australia, Hong Kong, South Korea
Australia e Hong Kong sono  cresciuti rispetto ad un anno fa e anche l’attività in Corea del Sud si è ripresa dal primo trimestre del 2015. Sia in Cina che in Giappone sono stati registrati cali e, nella maggior parte dei mercati emergenti, l’attività è stata inferiore rispetto al Q1 2015.

Il mercato Italiano degli investimenti non è stato toccato dal calo avvenuto in altri paesi. In totale controtendenza nel Q1 ha visto un aumento in quasi tutti i settori, in particolare nel settore office Milano, nel retail High Street e nel retail moderno. Il numero ed il profilo di fonti di capitale, nuovi interessati al mercato, è in aumento, anche se permane la solita difficoltà nel reperire opportunità in linea con i requisiti e le strategie d’investimento.